sabato 9 maggio 2020

"INGANNI" di Lucia de Cristofaro




“ipocrisia.

Una parola che pronunciamo, spesso ipotizzando che non ci riguardi, che appartenga ad altri, che detestiamo cordialmente.

Ogni mattina lavando i denti, tracciando linee di trucco sul viso o facendoci la barba, siamo pronti ad indossare la maschera appropriata e a presentarci al mondo.

Semplicemente nascondendo le nostre vere idee, i nostri veri pensieri, i nostri sentimenti.

Perche?

Per opportunismo, per convenienza, per paura di diventare fragili, bersagli di eventi che non desideriamo, inconsapevoli che nonostante le nostre maschere la vita fa quello che vuole e ci presenta situazioni          impensabili e imprevedibili.

Siamo veramente ciò che affermiamo quando ci presentiamo o mentire fa talmente parte di noi che non ci accorgiamo nemmeno di mentire ogni giorno, ogni ora, ogni momento?”

 

 Se ci fermiamo, anche solo un momento a pesare a queste parole, possiamo renderci conto, come a nostra scrittrice, Lucia de Cristofaro, in queste poche righe abbia colto alla grande ciò che noi ogni giorno critichiamo, senza renderci conto, che noi stessi siamo tutto questo. Possiamo tranquillamente definirci l’ipocrisia in persona. Ogni giorno tutti noi compiamo azioni che ormai sono del tutte automatiche che ci rendono ipocriti, critichiamo costantemente le persone che noi definiamo ipocrite, ma in fondo lo siamo tutti. Lo siamo perché seguiamo costantemente i canoni i pensieri di una società, nascondendo noi stessi, trasformando la nostra vera identità per apparire difronte alla società così come essa stessa lo prevede. Nascondiamo noi stessi e ciò che vogliamo essere per paura di essere criticati, per paura di deludere, per paura di fallire e di non essere perfetti, dimenticandoci però che così rischiamo di dimenticare noi stessi, la nostra personalità, il nostro vero io. Ma in fondo quanto può durare una maschera? In fondo poi la vita non ci mette di fronte situazioni che ci costringono a toglierla?

Come afferma la nostra scrittrice la vita fa di noi tutto quello che vuole.

Tutto questo, questa ricerca della perfezione, la ricerca per raggiugere il canone, viene anche esposta nelle relazioni. Perchè per piacere, per avvicinare qualcuno, dobbiamo comportarci in un determinato modo, chissà possibilmente come l’altro preferisce. Ma ciò comporta l’uso di una maschera costante, tendiamo a creare rapporti basati sull’utilizzo di un’immagine creata solo per piacere, non mostrando mai cosi noi stessi. Può mai essere costante e duraturo un rapporto cosi? Può crearsi veramente un legame? Può una persona tenere una maschera per tutta la vita?

Questo è ciò che troveremo in questo bellissimo libro. Un colpo di fulmine nata tra due persone che si incontrano per caso, una relazione altalenante, ricca di scontri e amore. Due persone molto diverse tra loro. Che pensano e agiscono in modo diverso. Due caratteri completamente opposti. Un uomo avvicinato solo per interesse, solo per il raggiungimento del suo scopo. Ma chi avrebbe mai detto che da quel giorno sarebbe iniziata una relazione, beh in fondo la vita non fa questo?? Ci stravolge i piani, fa si che capitano cose che molte volte non siamo in grado di cambiare, non siamo capaci di comandare. La vita è proprio questa una grande avventura da vivere e sfidare. Ed è questo che i nostri personaggi faranno, sfideranno la vita, affronteranno avventure diverse, obiettivi, ideali stravolti, strade diverse che si uniscono, pensieri contrastanti costretti a scontrarsi di continuo. Una storia che vi farà viaggiare dentro voi stessi, che saprà coinvolgerti in ogni singolo momento. Un libro che sa raccontare, una lettura veloce, con una storia travolgente. Consiglio vivamente questo magnifico viaggio. Un viaggio che sono sicura amerete tantissimo.

Pappalardo Roberta.

Informazioni in più sul libro:

-Romanzo edito da Albatros Edizioni

-170 pagine 


Informazioni sull'autore:



Scrittrice, giornalista critico letterario e d’arte. Nel 2000 ha fondato il gruppo editoriale Albatros Edizioni ed è oggi Direttore Responsabile di Albatros Magazine. Nel 1997 il suo esordio come scrittrice con il romanzo “La doppia vita di Rosalin” (Marotta Editore). L’opera vince il “Premio Lerici” per la narrativa edita ed oggi è giunto all’ottava ristampa. Inizia così una fervente attività di scrittrice e poeta: più di 50 sono infatti i riconoscimenti letterari che le sono stati assegnati, in Italia e all’estero, cui si vanno ad aggiungere quelli per il suo impegno sociale ricevuti dall’UNICEF Campania, dal Rotary International Distretto 2100, da “Nuova Officina – Brigata Medica Internazionale”, da “Trame Africane” e tante altre associazioni. Nel 1998 pubblica con la Versiliana Editrice “Il tempio della vanità” e nel 1999 “Storie di fine millennio”, entrambi arrivati alla terza edizione. “Venere allo specchio”, nel 2000, è invece il primo romanzo edito con la Albatros Edizioni, arrivato oggi alla quinta ristampa, cui seguirà nel 2006 “L’impronta della Verità”, opera di denuncia per le problematiche dell’Africa. Si dedica, poi, nuovamente alla poesia con “Quattro pensieri diversi” (Albatros Edizioni - 2008) ed anche partecipando a diverse antologie. Torna al romanzo nel 2013 con l’opera “L’Ottavo Giorno”, che segna l’inizio del suo successo internazionale, con prefazione del Premio Nobel Alternativo per la Pace Johan Galtung, cui segue l’opera “Il Capolavoro”, recensiti entrambi dalla stampa italiana e straniera. Inserita nell’albo d’oro della Binghamton University Of New York, è Dama Templare Ordine Hierosolymitami ed è diventata nel tempo un punto di riferimento culturale.


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